Random Post
Search
  • Home
  • Ascoli Piceno
  • Produrre musica con l’iPhone si può. L’ascolano Valerio Cappelli e le Cento Torri dietro il progetto di Be a Bear.
Search
Be a Bear

Produrre musica con l’iPhone si può. L’ascolano Valerio Cappelli e le Cento Torri dietro il progetto di Be a Bear.

Il regista Valerio Cappelli insieme ad un management tutto ascolano dietro all’ultima produzione di Be a Bear, ovvero Filippo Zironi, artista noto al pubblico ed agli addetti del settore, per essere il primo artista nella discografia italiana ad utilizzare l’iPhone per comporre, registrare, mixare e quindi produrre per intero la propria musica. 
Il videoclip “Say Goodbye” dell’ultimo album “Climb Your Time” è stato diretto e interpretato da Valerio Cappelli con una produzione totalmente locale, a partire dal manager Alessandro Piccioni, per continuare con i protagonisti, il direttore della fotografia Alessio Panichi, editing di Matteo Pampano e molti altri. Un video girato tra Ascoli e Bologna, e patrocinato dal Comune di Ascoli. Un viaggio all’interno dell’essere umano. La routine della vita quotidiana viene interrotta da un incontro inatteso destinato a stravolgere l’esistenza del protagonista. Un segnale, una scelta e le infinite possibilità che scaturiscono da decisioni improvvise e irreversibili.

Dal capoluogo piceno al progetto Be a Bear

Il videoclip, patrocinato dal Comune di Ascoli Piceno, è stato scritto e diretto dal pluripremiato Valerio Cappelli, regista ascolano vincitore dello Shoot’lnTour, nell’ambito dell’International Tour Film Festival, con il corto “Passu Torrau”, mentre la direzione della fotografia è stata affidata ad Alessio Panichi, fotografo ufficiale di Dardust. 
Be a Bear è un progetto nuovo, originale e sperimentale, è anche un’esortazione, una strada da seguire, che ha lo scopo di dimostrare che con poco si può fare molto, ispirandosi alla vita quotidiana, con l’intento di lasciare un messaggio semplice ma importante, cioè quello di rispettare chi e cosa ci circonda. Ognuno ha un “animale” dentro, dovremmo essere tutti più animali e meno uomini, più legati alla nostra terra, più in contatto con la natura. Vivere da orso vuol dire tirare fuori la parte più selvaggia, quella che di solito nascondiamo meglio; vuol dire usare quella parte aggressiva ma tanto dolce per far bene le cose in cui si crede; vuol dire diventare sempre più uomo cercando di capire come vivere veramente e non solo semplicemente esistere; vuol dire divertirsi e far divertire gli altri, stare bene e sorridere.

Guarda il videoclip Say Goodbye