A Quintodecimo di Acquasanta Terme, dopo l’interruzione causata dai danni causati dal terremoto del 2016, torna la il classico appuntamento coi Presepi. Questa, appena iniziata, è la ventesima edizione della rassegna di esposizioni artigianali di opere raffiguranti o che riproduco la natività. Per le vie del piccolo borgo nel territorio acquasantano, nonostante un silenzio surreale di una situazione di stallo post terremoto, si torna a respirare aria di vita e di gioia. Organizzata, come ogni anno, dall’associazione “Presepi in un paese da presepio” la rassegna finalmente vedrà tornare numerosi visitatori che nel corso degli anni hanno ammirato i presepi.
Un importante segnale di ripresa per tutto il territorio e di sopravvivenza delle sue tradizioni che tutti amiamo. La mostra, installata completamente al di fuori della zona rossa, riperimetrata, sarà visitabile al pubblico fino al 6 gennaio 2019.
I presepi e la storia di una lunga tradizione natalizia
Il presepe è una rappresentazione della nascita di Gesù avvenuta a Betlemme ai tempi di Re Erode. Vi compaiono tutti i personaggi raccontati dalle sacre scritture e come tradizione vuole, viene allestito il giorno dell’Immacolata per poi essere aggiornato con la statuina del bambinello la notte tra il 24 e il 25 dicembre e quella dei Re Magi il 6 gennaio, ultimo giorno prima di riporlo a posto per l’anno successivo.
Il termine presepe deriva dal latino e indica una mangiatoia recintata dove gli animali venivano custoditi. Ricca di valori simbolici presi anche dai Vangeli apocrifi, in tutta l’arte sacra, almeno fino al XX secolo, è stato allestito sempre con costumi e ambientazioni contemporanee all’epoca.
Questa tipica usanza è molto diffusa nella nostra nazione e trova origine ai tempi di San Francesco. Il Santo di Assisi realizzò a Greccio, piccolo borgo reatino, nel 1223 la prima rappresentazione e successivamente a seguito della sua santificazione e crescente devozione tale usanza prese il via raggiungendo i giorni nostri.