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Allarme mense scolastiche, sempre più cibi ultra processati e carni rosse

Il 6° rating Foodinsider.it realizzato in collaborazione con Slow Food Italia non ha prodotto dati rassicuranti.

In un anno segnato dalla pandemia di Covid-19, anche l’alimentazione scolastica ha risentito pesantemente della nuova normalità: la costruzione dei menù ha spesso seguito una logica di semplificazione, fatta di ricette standardizzate, poco elaborate e rapide da preparare.

Il risultato è che nel piatto, sempre più sovente usa e getta, di bambini e ragazzi che mangiano nelle mense scolastiche sono aumentati i cibi ultra processati e le carni rosse, mentre è diminuita la proposta di legumi e verdure.

Esistono però, anche se poche, amministrazioni comunali attente alle esigenze degli alunni, capaci di proporre piatti elaborati. Accade a Fano, Cremona e Parma, le tre migliori città stando alla classifica stilata per l’occasione, che si sono distinte per la biodiversità dei piatti, per l’equilibrio della dieta.

La refezione scolastica è un importante strumento di politica sociale, economica ed ambientale. Mangiare nelle mense scolastiche non significa soltanto saziare l’appetito, ma dev’essere un momento educativo e di insegnamento.